L’affascinante e dissoluto mondo di Giacomo Casanova: il gioco d’azzardo!

Casanova.jpgridotto a Venezia.jpggiocatori.jpgDalla seconda metà del 1400 nacque a Venezia, nei suoi Casinò o ridotti, uno dei primi giochi d’azzardo, discendenti dal “biribiss”, un misto della lotteria e della roulette , e chiamato “basseta”; questo era un gioco il%20gioco.jpgcarte da Faraone.jpgestremamente d’azzardo, in cui venivano utilizzate cinque carte “italiane”, e lo scopo era di indovinare l’uscita delle successive carte tra  più basse o giocatrici.jpgpiù alte. Si racconta che tale gioco venne poi portato in Francia dall’ambasciatore della Serenissima Giulio Ascanio Giustiniani nel 1674, per poi dilagare in tutta Europa.

A Venezia, culla delle case da gioco valeva il detto: al mattino una messeta, dopo pranzo una basseta, dopo cena una donneta! ( messa, bisca e amante). Questo divenne lo spirito e la consuetudine della Serenissima nel 1700, gli anni di Giacomo Casanova, giocatore incallito e inventore del gioco del lotto ridotto del Guardi.jpgCasanova 1.jpg     che venne divulgato in tutta Europa.
In ogni Ridotto, in ogni gondola coperta dal suo felze e attigua in laguna ad altre gondole venivano fatte puntate su numeri, su carte in raduni concordati per coltivare questa abitudine che faceva parte delle abitudini e delle “febbri” dei veneziani, abbienti o no, che vivevano queste consuetudini coltivando speranze di vincita.

Giacomo Casanova stesso testimonia nelle sue memorie la consuetudine al gioco del “Faraone” , in gioco d'azzardo.jpgRidotto_pietro_longhi_Venezia.jpgcui , rispetto ad un numero illimitato di giocatori uno teneva il banco ed in base alle sue carte c’era chi poteva vincere e chi no!  naturalmente tutto ciò era soggetto ad imbrogli e all’opera di bari, ma la vertigine della giocata era molto, molto più forte!.

E’ suggestivo raccogliere le testimonianze di giocatori di così alto livello come appunto Giacomo Casanova, personaggi assai discutibili, fCasanova-1.jpgurbi, disincantati..abituati ad affrontare il destino, ad affrontare le conseguenze del proprio spirito distaccato ed avventuroso…………in un’epoca in cui i costumi erano molto liberi e una notte passata a giocare diventava il divertimento consueto dei nobili ed anche delle corti europee!

L’affascinante e dissoluto mondo di Giacomo Casanova: il gioco d’azzardo!ultima modifica: 2012-02-21T18:45:00+01:00da pierapanizzuti
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1 Commento

  • ora che il gioco d’azzardo si configura come malattia, quali erano le misure prese per contenerne gli effetti dannosi nella Serenissima?