Bacàri e ciccheti tra padrone e cane a Venezia!

bacaei 3.jpgCome in ogni famiglia veneziana c’è sempre un parente che ama frequentare bacàri: questo meraviglioso personaggio, zio Fausto, ex violinista dell’orchestra della Fenice e gran suonatore di fisarmonica , lo sguardo perennemente triste vista la particolare fisionomia, ma gaudente ed allegro nel cuore.

Ogni mattina “portava a spasso il suo canbacaro 1.pnge” Black, un grande barbone nero dalla personalità molto particolare , sorridente (se il sorriso si può attribuire a un cane, ma a lui si )e ricco di humor, che amava fare scherzi sadici e bellissimi a chi lo temeva: al suono del campanello della persona che si intimidiva si andava nascondere dietro alla porta , e una volta aperta, si parava davanti all’improvviso al malcapitato ospite, abbaiando ma senza fare cane barbone  nero.jpgalcun gesto violento verso la persona spaventata, ed assumento un’aria tronfia e soddisfatta subito dopo; non ha mai aggredito nè morso nessuno, ma la timidezza e la ritrosia di certe persone gli permettevano di scherzare,e  la cosa lo metteva di buon umore.

Una volta fuori casa lo zio Fausto prendeva la sua direzione, e Black la propria, dandosi un tacito appuntamento ad una cert’ora e ad un certo luogo (che lo zio non comunicava mai a Black, sapendo che sarebbe stato comunque raggiunto).

Bacari-2-160x160.jpgbscaro 2.jpgcicheti.jpgciccheto.pngIl prozio aveva un suo particolare itinererario che toccava diversi bacàri, a seconda delle giornate, delle persone incontrate e probabilmente dalla qualità dei cicchetti del giorno delle osterie visitate…un cicchetto, un’ombretta e via, ciacolare di tutto e di niente, e poi, quando arrivava l’ora giusta ecco che, dopo aver fatto i suoi giri di conoscenze , magarti corteggiamenti alle varie cagnette della zona, il fedele comnpagno di avventure a quattro zampe si faceva a sua volta il giro di osterie, pre poi andare a ricordare al padrone che era ora di rientrare, naturalmente ripagato in questo suo vagabondare da qualche regalia alimentare da ogni proporietario, e una volta riunitisi, ritornavano sazi e mezzi brilli, cane davanti e padrone dietro. 

 

Bacàri e ciccheti tra padrone e cane a Venezia!ultima modifica: 2012-07-06T18:05:12+02:00da pierapanizzuti
Reposta per primo quest’articolo

4 Commenti

  • Storia dolcissima

  • Zio fortunatissimo e cose che possono succedere solo in un’ isola da fiaba Venezia. Ciao dolce Piera luciano

  • che bella storia,tenera.IN ogni bacaro c’era un cichetto diverso e secondo l’estro della serata ,si andava da uno o da un’ altro con la mia compagnia e ricordo che ogni tanto i gradini dei ponti improvvisamente sembravano più alti!(specie dopo un recioto a S.filippo e Giacomo)!ciao

  • Bello ! Sono pensieri condivisi da altri Veneziani, come potete leggere.

    http://veneziastedrs.blogspot.it/2012/09/bacari-trecce-e-storie_20.html?spref=fb