Lug 17, 2012 - Luoghi, sport, Tradizioni    Commenti disabilitati su Il gioco del calcio a Venezia

Il gioco del calcio a Venezia

gioco del pallone a Venezia.jpgCampo S. Giacomo dell'Orio.jpgLa passione del gioco del pallone faceva parte dei divertimenti e di eventuali sfide tra Sestieri a Venezia. I Nobili veneziani (probabilmente “contagiati” dal calcio fiorentino ) si sfidano in partite epiche dapprima in Campo S. Giacomo dell’Orio, per poi, viste le condizioni del prato pieno di erbacce ed incolto, si trasferirono in Campo dei Gesuiti a Cannaregio.

Campo S.Giacomo dell'orio.jpgIl gioco e gli spettatori -tifosi creavano però schiamazzi e strepiti, e la presenza  delle scuole nelle vicinanze il Consiglio dei Dieci, il 7 Aprile del 1711 ne proibì la pratica. Allora i giocatori ritornarono nel vecchio Campo, facendolo selciare a proprie spese.

Dai nobili la febbre del pallone aveva preso con il tempo  anche il popolo che diede vita a sfide a volte Campo dei Gesuiti a Venezia.jpgCampo dei Gesuiti.jpgCampo%20Dei%20Gesuiti%202.jpgcruente che provocarono la morte a causa di una pallonata di tale Luca orese (orefice) nel luglio del 1581, e Giandomenico Franco nel maggio del 1583.

Campiello delle Chiovare.jpgCampo dei nicoli a Castello.jpgTali partite si svolgevano in campi minori, come alle Chiovere, o nel Campo dei Nicoli a Castello, o nelle corti grandi della Giudecca. Per l’occasione i tetti delle case che si affacciavano sul campo venivano ricoperti da tavole per far eventualmente ricadere meglio il pallone nel campo da gioco, ed intorno venivano poste delle panche o a volte anche delle gradinate per il pubblico.

Le partite ed i tornei erano organizzati da imprenditori che si potevano rifare affittando i posti a sedere agli spettatori e ricevendo anche un obolo dagli abitanti delle case attorno poichè gli abitanti erano veramente felici di assistere a quegli eventi.

corte grande alla giudecca.jpgCome ai giorni nostri ferveva tutt’intorno una frenetica pratica di scommesse, chiamate “pirie”, e a volte venivano ingaggiati giocatori provenienti da altre città, accrescendo l’entusiasmo e l’interesse dei veneziani.

Certamente Venezia era una grande Repubblica, aperta a tutte le opportunità e alle novità che provenivano da altri Stati, e considerato lo spirito giocoso, disincantato e pronto allo svago dei suoi abitanti a Venezia ci si divertiva, era una città-Stato dinamica e brillante. Non ci resta altro che sperare ad un ritorno della  nostra gloriosa squadra in Serie A per poter ancora tifare i nostri amati arancio-nero-verdi!!

Il gioco del calcio a Veneziaultima modifica: 2012-07-17T20:20:00+02:00da pierapanizzuti
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