I Frati Camaldolesi a Venezia: Frà Mauro e le sue visioni.

convento a San Michele.jpgfrate Camaldolese.jpg120px-Venezia_-_Chiesa_di_S_Michele_in_Isola.jpgNel 1212 i Vescovi di Torcello e di Olivolo concessero l’isola di San Michele ai frati Camaldolesi, i quali ampliarono una chiesa già esistente e nel 1300 questa venne nominata Abbazia dell’Isola di San Michele.

Qui crearono un importante centro di cultura che ospitava eminenti studiosi di Teologia, libri di viaggi, lapidari, erbari e le cosmografie arabe e cinesi.

Il laboratorio divenne famoso comunque per via delle mappe che qui venivano realizzate, per la navigazione delle navi veneziane, ed altre venivano commissionate anche da sovrani stranieri, come il re del Portogallo Alfonso V. Il più stemma dei frati Camaldolesi.jpg120px-Canaletto%2C_San_Cristoforo%2C_San_Michele_and_Murano.jpg300px-FraMauroMap.jpgRe Alfonso V del Portogallo.jpgimportante di questi cartografi fu Frà Mauro,(nato a Murano e morto a Venezia nel 1460) di cui abbiamo già mostrato il famoso mappamondo. Egli era coadiuvato da Francesco di Cherso, monaco del Monastero, e dal notissimo cartografo Andrea Bianco.

Frà Mauro oltre che cartografo era anche cosmologo, e la sua geografia cercava di rispettare “le giuste proprozioni del mondo”. La Geografia dell’epoca poneva al centro del disco terrestre Gerusalemme, che rimane comunque il centro di ideale, ma per lui la densità di popolazione era  inversamente proporzionale: l’Occidente, più piccolo ma più abitato, e l’Oriente più grande, ma meno abitato.

cartografia di Frà Mauro.jpgancora cartografia di Frà Mauro.jpgIn questo modo il bacino del Mediterrano veniva spostato verso ovest dalla gran Massa Asiatica, e verso nord (anche se leggermente) dall’altrettanto vasta massa africana, che apparve finalmente circondata dall’acqua per cui circumnavigabile. Il frate quindi affermò: ” sensa alguna dubitation se può affermar che questa parte austral e de garbin sia navigabile e che quel mar indian sia oceano e non stagnon, e così afermano tuti queli che navegano quel mar e che habitano quele insule.

navigatore.jpgmissione sulla luna.jpgcratere dedicato a frà Mauro sulla luna.jpgLa cronaca narra che le coordinate per tracciare i percorsi del mappamondo venissero ricavate dalle informazioni che il frate raccoglieva dai navigatori veneziani.
masppa di Frà Mauro per Alfonso V.jpgUn leggenda popolare racconta che Fra Mauro realizzasse le sue mappe cartografiche sotto l’influsso di alcune visioni nei sogni notturni. Egli venne nominato” geographus incomparabilis ” dai membri del Consiglio, ed a lui è dedicato anche un cratere sulla luna che è stato uno degli obiettivi della spedizione Apollo 14.

Papa gregorio XVI.jpgmappa di Frà Mauro 1.jpgLe preziose mappe vennero conservate nell’Abbazia fino al 1811, poi vennero trasferite nelle Sale della Biblioteca Marciana, dove possono essere viste ed ammirate.

L’Abbazia ospitò anche Frà Bartolomeo Alberto Cappellari , (nato a Belluno nel 1765 e morto nel 1846), figlio di un fornaio, grande teologo, che entrò in convento col nome di Frà Mauro, e divenne noto poi per essere diventato Papa Gregorio XVI°, dopo essere stato Abate Generale dell’Ordine.

Nel 1807, con la caduta della Serenissima i frati abbandonarono l’isola per trasferirsi a San Gregorio di Celso a Roma, portando con sè tutti gli archivi e la preziosa biblioteca compiosta da 180 mila volumi e 36 mila codici manoscritti.

Silvio Pellico.jpgPietro Maroncelli.jpgNel 1815, con l’invasione austriaca, un convento divenne un carcere politico: qui vennero reclusi Pietro Maroncelli e Silvio Pellico, prima di finire ai Piombi.

Nel 1829 arrivarono i Padri Riformati che si presero cura, e continuano a farlo, del convento e dell’Abbazia.

immagine del cimitero.jpgCimitero.jpgcimitero monumentale.jpgVedremo in seguito come quest’isola, unita a quella di San Cristoforo della Pace divenne il Cimitero di Venezia, cimitero monumentale dove sono sepolti anche diversi personaggi della storia e dell’arte.

I Frati Camaldolesi a Venezia: Frà Mauro e le sue visioni.ultima modifica: 2009-06-01T18:06:00+02:00da pierapanizzuti
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4 Commenti

  • Piera ciao ti leggo sempre ,30 e lode. Bella la chiesa di Mauro Codussi luciano

  • Ciao Luciano, è sempre bello leggerti. Ti saluto con affetto, Piera

  • I Camaldolesi sono monaci, non frati.

  • Gentile Piero Lucchi, fra frati conventuali e monaci non esiste alcuna differenza, e frà Mauro è conosciuto e ricordato al mondo proprio con l’appellativo di Frate! cordiali saluti, Piera