Venezia Nascosta

Il quadro degli enigmi: la Tempesta del Giorgione a Venezia

Il capolavoro del Giorgione: Giorgio Zorzi di Castelfranco Veneto (1477 circa/1510) non solo artistico, ma anche un enigma, un messaggio carico di allegorie che collega questo straordinario pittore ad altri pittori, come Tiziano, Sebastiano del Piombo e Palma il Vecchio, tutti legati in qualche modo alla confraternita dei Rosacroce, è, per antonomasia ed anche per ricchezza di particolari “La tempesta”, un quadro di modeste dimensioni, collocato nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia, ma che, mano a mano che ci si avvicina, regala straordinarie sensazioni.

E proprio per gli innumerevoli simboli in esso raffigurati che questo quadro diventa uno dei pochi indizi per cercare..e magari trovare…risposte legate alla Religione cristiana, ai vangeli apocrifi, a teorie più o meno realistiche….alle teorie insomma della confraternita dei Rosacroce.

Ci occupiamo ora dei simboli: sicuramente, come scrisse il gentiluomo Marcantonio Michiel nel suo ” Notizie d’opere del disegno”il quadro rappresenta  ” un paesetto in tela cun la tempesta, cum la cingana et soldato …se man de Zorzi da Castelfranco”, il quadro poteva sembrare semplice, ma non certo di facile interpretazione.

E le interpretazioni invece si moltiplicarono: troppo enigmatica era la tela: la donna che allatta, il seno sinistro nudo, il suo indice destro che indica il ginocchio sinistro… il soldato che è vestito in bianco e rosso, i colori dei templari, e la tempesta, il fulmine  che illumina quella che si può in qualche modo identificare come la zona di Treviso , e precisamente l’insediamento dei Templari in quella città, attualmente San Gaetano. Alla fine  della strada si arriva alla Chiesa di Santa Maria Maddalena, che sembra la zona in cui le folgori si scaricano.

Ma importante è anche il riferimento del quadro all'”Hypnerotomachia Poliphili”,( libro importante di padre Francesco Colonna) per cui la donna -madre non è altri che venere -iside- myriam, la madonna insomma che nutre al suo seno il Salvatore dell’umanità, con e contro le difficoltà della natura che è tutta rappresentata: aria, acqua, fuoco e terra!!!, ma che, essendo natura, è alle basi della vita!.

Ma l’interpretazione più inquietante si può trovare negli scritti e nell’interpretazione dell’abate Beranger Sauniere che identifica, nella posizione della donna: la sua mano sinistra indica il suo ginocchio destro, quale simbolo di Nobile Stirpe, nelle statue del demone Asmodeo che egli fece erigere sotto l’acquasantiersa della chiesa di Rennes le Chateau, in Francia, attratto ed inspirato dalle opere di Paussin ( Pastori d’Arcadia), che venne a Venezia nel 1624, e che rappresenta appunto una donna con il seno destro nudo e con la mano sinistra indica il ginocchio destro.

Diversi sono i quadri che rappresentano simbolicamente il legame tra l’arte pittorica e i Rosacroce, gli Alchimisti ed in seguito i massoni; tanti pittori ed opere d’arte, di cui Venezia è custode…complice, dolcemente silenziosa, enigmatica?… A presto per gli altri quadri ed autori simbolici…l’arte è fantastica,–e a Venezia sono custoditi questi tesori….!!!

 

 

 

 

 

Il quadro degli enigmi: la Tempesta del Giorgione a Veneziaultima modifica: 2009-12-28T20:25:00+01:00da
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