Apr 27, 2010 - Luoghi, Società veneziana    4 Comments

I vecchi di Venezia, Giobbe e l’ ospizio di Zuanne

Ponti di S. Giobbe.jpgChiostro poi Orto botanico.jpgAll’Oratorio di San Giobbe in Cannaregio, affacciato sull’omonimo Campo, detto di S. Agiopo, all’altezza del Ponte dei Tre Archi (unico ponte a tre arcate di questa città) si compì la prima vera esperienza dell’ospizio per anziani che si conosca.

Giovanni Contarini.jpgNell’anno 1378 il Nobile Zuanne ( Giovanni ) Contarini, dopo essere rimasto vedovo, e fattosi frate, decise di impegnare i suoi averi nel poter dare una collocazione ed un aiuto alle persone anziane e povere della Serenissima, dedicando questa sua iniziativa a Giobbe ed alla sua pazienza nel sopportare le drammatiche prove a cui venne sottoposto.

Venne quindi costruito questo primo ospizio, con annesso un piccolo oratorio, ancora presente. In questo egli fu aiutato e sostenuto dalla figlia Lucia, ed anche con l’appoggio degli altri figli. Qui le persone bisognose e vecchie trovavano sostegno ed alloggio, e fu loro data anche l’opportunità altra sede dell'Ospizio.jpgConfraternita.jpgSan giobbe.jpgSan Giobbe, pala.jpgdi coltivare degli orti per potersi rendere in qualche modo indipendenti per quanto riguardava le verdure, orto che ora è diventato un Giardino Botanico.

Nel 1407 il Contarini morì, ma lasciò all’ospizio tutti i suoi beni. La figlia Lucia si rivolse alle autorità per poter ottenere anche l’eredità materna, ed affidò la conduzione e la responsabilità dell’Ospizio ad un Priore che nel frattempo ( siamo nel 1422) viene affiancato da nove governatori.

Per essere sicura della buona conduzione di tale opera decise di affidarla ad un Ordine Monastico, chiamati ” Gli eremiti di San Girolamo”. Essi accettarono volentieri l’offerta, ma dopo tre anni i “Gerolomini” adducendo l’esiguità di spazio decisero di lasciare l’incarico.

chiesetta di San Giobbe.jpgI Governatori si rivolsero allora ai frati minori osservanti, che con il beneplacito di Papa Martino V accettarono. Il 24 Novembre 1420 Frà Marco Querini ricevette in uso l’ospizio e la chiesetta: Lucia Contarini morì il 10 ottobre 1447, lasciando all’ospizio quanto suo padre aveva originariamente lasciato.

Due personaggi furono i promotori alla costruzione della Chiesa di San Giobbe: il frate francescano San Bernardino da Siena, che operò nella città prima di morire nel 1444, ed il futuro doge Cristoforo Moro, grande benefattore Veneziano.

Quest’ultimo nel 1471, tre mesi prima della morte, donò 10.000 ducati d’oro per il suo completamento.

L’opera ebbe inizio nel 1450 e venne consacrata nel 1493. La struttura della Chiesa venne progettata dagli architretti Antonio Gambello e Lorenzo di Gian Francesco, ed il campanile, dalle eleganti bifore in pietra d’Istra venne completato nel 1464, sempre con una struttura gotica.

Chiesa di S. Giobbe.jpgAd abbellire l’interno venne chiamato Pietro Lombardo: sul portale d’ingresso l’allegoria dell’apoteosi dello spirito chiesa con campanile.jpgfrancescano.

I decori degli stipiti invece partono dal basso e mutano: da cespi spinosi a fiori e frutti circondati da animali che si nutrono, nella tradizione dell’allegoria cristiana fino all’aquila, simbolo biblico della rinascita e della resurrezione.

Sull’arco tre statue di santi rappresentanti lo Spirito Francescano: S. Bernardino da Siena, San Ludovico da Tolosa, detto Sant’Alvise a Venezia, e Sant’Antonio da Padova.

I patrizi veneziani sepolti in questa chiesa sono il patrizio Francesco Marin, (1502) Pietro Cornaro stemma di Domenico Selvo.jpgChiesa di San Giobbe, portale.jpgChiesa di San Giobbe.jpgCristoforo Moro.jpg(1586) ed ai piedi dell’altare San Bernardino da Siena. Troviamo anche la tomba del Cardinale Marco Antonio da Mula (1570) e Domenico Moro , sepolto scalzo e con il saio Francescano.

Ospitale di San Giobbe.jpgOspizio di San Giobbe.jpgComunque l’Ospizio si articola in due edifici, un tempo chiamati ” Il Borghetto” e ” delle Vecchie”. Oltre alle abitazioni in zona San Giobbe, l’ospizio ha alloggi anche in Calle del Magazen, ( a Santa Margherita) in corte della Vida ( a San Francesco della Vigna a Castello)a San Giuseppe di Giovanni8 Contarini e sua figlia.jpgCastello, S. Tomà, in Porta di Chiesa di San Giobbe.jpgSan Bernardino da Siena.jpgSan Bernardino 2.jpgfondamenta del Forner dove al civico 2902 si trova l’immobile detto comunemente Palazzetto Madonna ( per il bassorilievo della Vergine sulla facciata), sede dell’Opera Pia Zuanne Contarini.

Come si può notare i veneziani avevano a cuore i derelitti, i deboli,e gli abbienti  si facevano carico, anche privatamente , delle loro necessità: La Serenissima, nobile, attenta ai suoi cittadini, solidale e  ricca di sostegni, generosità e rispetto civile!

I vecchi di Venezia, Giobbe e l’ ospizio di Zuanneultima modifica: 2010-04-27T17:13:00+02:00da pierapanizzuti
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4 Commenti

  • Piera ciao finalmente sei venuta a casa mia,S.Giope ti sono molto grato e ammiro la Tua bravura io abito a 100 metri dalla chiesetta e a 150 dalla chiesa dove è sepolto il Doge Cristoforo Moro in terra nel mezzo della cappella maggiore sotto un grande sigillo sepolcrale stupendo,non ricordo ma mi sembra di si, assieme al Doge è seppolta anche sua moglie la Dogaressa Sanudo,parente dello stupendo diarista Marino. Uno di questi giorni andro’a verifficare.Rivangando la storia della mia Parrocchia è come mi avessi fatto un regalo personale (anche se so che non è cosi)ma grazie lo stesso,ti ammiro e alla prossima luciano

  • Sono felice che, anche se non consapevolmente, ti ho fatto una cosa gradita: avessi saputo prima tutto questo lo avrei fatto con tanta gioia e piacere. era da parecchio che avevo voglia di scrivere delle vicende legate a quella chiesetta ed alle persone che nel lontano passato si sono dimostrate degne, generose ed altruiste ( come in genere lo sono i veneziani, pronti a dare una mano e ad aiutare gli altri con gioia e tanto gentilmente). Ti saluto con affetto, e aspetto di sentire della tua visita alla chiesetta. In ogni caso ti ringrazio per l’accoglienza calorosa che mi hai riservato!!!!!

  • Ciao DolcePiera il giardino botanico non esiste più da tanti anni,alla prossima luciano

  • m i ha fatto estremo piacere conoscere la storia della mia parrocchia. Non posso certo dire di averla frequentata assiduamente, ma fa parte dei ricordi della mia infanzia e sapere che in quella chiesa c’è una storia antica fa veramente piacere.