Piccole curiosità veneziane

Ci sono piccole curiosità che riguardano Venezia, informazioni che sembrano nulla rispetto alla storia di questo Stato fantastico, ma che sono comunque rilevanti per quanto riguarda il costume e le usanze, che poi si sono estesi in tutta Europa, e di queste “piccole cose” voglio farne parte a voi:

orecchini_perle_veneziane_rosa.jpgdama con orecchini.jpgorecchini-veneziani-tp_8340738960860162534.pngPalazzo Bragadin-Carabba.jpgDa Palazzo Bragadin – Carabba , il 5 Dicembre 1525 iniziò una nuova moda, che tutt’ora è così diffusa tra le donne, e ripresa negli ultimi tempi anche dagli uomini: La nipote di Francesco Bragadin, in occasione delle  proprie nozze volle ornarsi con collane, anelli e monili vari, compresi i primi orecchini che si fossero mai visti. Il suo viso risaltò ancora più splendido contornato da quei preziosi ornamenti..e le veneziane, così attente ad ogni innovazione della moda, la imitarono, dalle nobili  alle popolane, correndo a forarsi le orecchie e sfoggiando i bellissimi o modesti monili, a seconda delle possibilità, che divennero parte integrante del corredo Orecchini di murrina.jpgdegli “ori”, i preziosi che non mancavano nelle case veneziane.

caterina_cornaro_b.jpgE per l’uso delle donne, del loro incarnato che doveva essere sempre bianco ed omogeneo dal 1763 divenne in auge  una delicata polvere bianca, profumata, che serviva proprio per la bellezza della pelle e per cospargere le parrucche delle dame e dei gentiluomini: la polvere venne chiamata cipria in stretto riferimento all’Isola di Cipro, che era stato dominio Veneziano e prima ancora l’isola di Venere, la dea della bellezza.

L’origine di questa composizione sembra provenga dalla Cina, regione già visitata da Marco Polo , da dove il famoso mercante e gli altri componenti della carovana importarono diverse spezie, usi ed abitudini.

profumiere.jpgLa fabbrica venne posta in Frezzeria, li dove prima c’era la produzione delle frecce, e la polvere venne messa in vendita presso i “musichieri” (profumieri), che dipendevano dall’ordine dei merciai. La cipria, evoluta e raffinata nel tempo viene ancora venduta in tutte le profumerie del mondo.

Nel 1600, dopo la scoperta dell’America e l’importazione in Europa di nuovi prodotti fino ad allora sconosciuti, fu introdotto a Venezia l’uso del tabacco. Le sua vendita fu delegata alle Spezierie, e la Serenissima fu il primo Stato al mondo a costituire monopolio sulla sua commercializzazione.

Già da allora si prevedeva il suo dilagante uso: dapprima venne utilizzato come prodotto da fiuto, conservato in eleganti tabacchiere, alcune prezione ed altre meno; i gentiluomini usavano farne dono galante alle dame, come racconta Casanova nelle sue memorie, alternando questi omaggi ad anelli o guanti e trine preziose.

110_frezzeria041_320X240.jpgspezieria_venezia.jpgI Nobili avevano stilato uno speciale galateo  sulla maniera di fiutare questa polvere e come utilizzare la tabacchiera. Nella prima stampa della sua Gazzetta Veneta, nel 1760, Gasparo Gozzi illustrava con toni scherzosi il vizio del gran uso delle tabacchiere veneziane.

Nel tempo invalse l’uso di fumare il tabacco con delle pipe di ceramica bianca per i nobili, e di terracotta, oggetti che si potevano costruire in casa,  per i popolani: comunque sia non si poteva fumare in strada, ma era consentito l’uso nei caffè, magari accompagnando la “pipata” con un sorso della bollente bevanda. Quale maggior piacere e distensione!!! i la bottega dello Speziale del Longhi.jpgspezieria a Venezia.jpgtabacchiera2.jpgtabacchiera 3.jpgveneziani, aperti a tutte le pipa.jpgesperienze, curiosi e gaudenti seppero dare un senso anche alla vita comune, e tutt’ora è pipe bianche.jpgPIPE1.jpgpipe in terracotta.jpgcosì!!!!!

Piccole curiosità venezianeultima modifica: 2010-11-15T14:49:00+01:00da pierapanizzuti
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2 Commenti

  • DOLCE PIERA ADI 5 APILE 1780 IN CONTRA’ DI S.BARTOLAMIO DI QUESTA CITTA’ UNA BOTTEGA SUL CANTON IN CAMPO AD USO DI VENDER TABACCO TENUTA AD AFFITTTO AL TEMPO DELL’ INTROMISSIONE DA G.GEROLAMO MANFRIN IMPRESSARIO GENERALE DEL PARTITO DEL TABACCO E PAGA D’ANNUO AFFITTO D.115 COME STABILI UT SUPRA IN RAGIONE DELLA NOB.D.ELENA DONA’ REL FU N.H.GEROLAMO FINI Mi fermo qui continua per altre 30 pagine perche la signora era propietaria di tutto il palazzo che dal campo gira fino ai gradini del punte di rialto.E bello e originale dell’epoca ed elenca tutti l’inquillini cognomi e quanto pagavano. Ciao cara Piera (non chiedermi come sto grazie) luciano

  • Bellissimo sito, interessantissimo questo articolo. ADORO GLI ORECCHINI , le murrine e Venezia che dista 30 KM da casa mia .