Gli “itinerari” di Venezia e del Canal Grande nel settecento sono gli stessi descritti dalla “guida” di Francesco Sansovino nel 1581, ma molti edifici si sono sostituiti nel frattempo: è aumentata la ricerca del decoro , la funzione rappresentativa, l’amore per il fasto, la meraviglia delle decorazioni e quindi l’apparenza spettacolare e celebrativa.
Nell’architettura barocca era venuto a mancare lo spazio in una città chiusa e bloccata nei suoi limiti. La Salute era stata commissionata dal Senato nel 1630 a seguito di un voto di tutta la Repubblica alla Vergine per la liberazione dslla peste.
La Basilica, per questo motivo, venne eretta sui resti di un convento-lazzaretto, in un terreno proteso a prora di nave sul bacino di S. Marco, tra il Canale della Giudecca e il Canal Grande , su diversi specchi d’acqua che formano una iridescente corona all’edificio.
Le strette misure consentite dalla vecchia sistemazione urbana tutta intersecata da canali, pretende per quasi ogni edificio la demolizione di un altro più vecchio, e tutto a prezzo di cause legali tra la Magistratura del Proprio ed il nuovo propietario.
La facciata quindi è frutto dei gusti personali del proprietario, di quello dei capimastro, e dal piacere decorativo degli scultori.
Il Ponte è costruito in pietra d’istria ai primi del Seicento, ma per la morbidezza del taglio e il gusto decorativo, sembra un soprammobile, creato su suggerimento dei ponti che si costruiscono sulla tolda delle navi, più di quelli che vennero edificato tra le rive dei canali.
L’origine di tale pittoricismo si spiega mediante la modellazione tutta veneziana del marmo, molte volte ispirata dall’opera dergli intagliatori in legno più che dalla tecnica propria dei lavori in marmo. Legno e marmo, decorazioni, artigiani sopraffini , ecco le immagini di una Venezia sfaccettata, ricca di decorazioni di stili diversi, ogni angolo di questa città nasconde uno stile diverso, angoli gotici, angoli incantati, canali luminosi, iridescenze….tutta da vedere e da vivere.