Il cognome Robusti sembra sia stato un soprannome che il padre si conquistò per il coraggio e l’energia con cui , durante ls guerra di Cambrai, si conquistò il padre, il cui cognome sembra fosse (come afferma Miguel Falomir, curatore del Museo del Prado) Comin.
Il Tintoretto venne soprannominato “il furioso”per la sua energia, per l’uso drammatico della prospettiva e della luce, e la sua casa, splendida e suggestiva si trova in fondamenta dei mori, non lontana dal campo dei mori a Cannaregio.
Seguendo il suo estro artistico usando le tinte utilizzate per la seta, venne inviato, ancora adolescente, dal padre presso il laboratorio di Tiziano: ma il grande artista, vedendo alcuni disegni del possibile allievo, per paura del suo talento lo fece cacciare dopo pochi giorni da Girolamo, il capo dei suoi collaboratori.
Ebbe la prima commissione da Vittor >Pisani, imparentato con Andrea Gritti cvhe intorno al 1541 in occasione delle sue nozze gli commissionò 16 tavole per la sua residenza di Campo S. Paternian, raffiguranti le metamorfosi di Ovidio.
Nell’aprile del 1548 venne collocata, sulla parete rivolta verso il Campo S. Giovanni e Paolo raffigurante il miracolo di S. Marco , lodato dall’Aretino: …..le cere, l’arie e le viste de le turbe , che la circondano sono tanto simili agli effetti ch’esse fanno in tale opoera, che lo spettacolo appare più tosto vero che finto”
Ma l’opera del _Tintoretto ha caratterizzato squisitamente gli inteerni e le sale diu Palazzo Ducale, il vero pittore veneziano per il palazzo più importante della Serenissima: da figlio di umile tintore a immagine vera dell’arte pittorica veneziana.