Venezia Nascosta

Venezia: da Ponte della Moneta a …

Dalla formazione primordiale dei primi insediamenti abitativi e commerciali delle Isole Realtine di Rivoalto, la zona venne denominata Rialto (dal terreno alto) e comprendeva tutta l’insula.

Anticamente l’attraversamento da una parte all’altra del Canal Grande per poter approdare tra le due rive, era denominata Morsobrolo ( San Marco). In questo posto non c’era nessun ponte e per attraversare il canale c’era un traghetto di barche chiamato ” Sceole”.

I traghettanti dovevano pagare il traghetto per sè e per la merce se ne avevano nella misura di un “Quartarolo” (era la quarta parte di un denaro) sottoforma di pagamento di dazio,

Nell’anno 1180 venne eretto un ponte sopra a delle barche legate tra di loro ed ancorate alle due rive e nella parte centrare c’era un rialzo a levatoio per lasciar libero transito alle imbarcazioni.

Per antica consuetudine del pedaggio “Sportula”, riferito al Quartarolo, il ponte venne citato come il “Ponte della Moneta” ( quasi il pagamento di un pedaggio in un’autostrada).

Nel 1255 fu costruito sopra a delle palafitte di legno un ponte sempre di legno con levatoio nella parte centrale, per far transitare le imbarcazioni a vela  e nei lati erano state collocate due ordini di botteghe.

Nel 1310 il ponte fu danneggiato a causa della lotta scatenata dalla congiura di Baiamonte Tiepolo che fu repressa dal Doge e dai Cavalieri di San Marco, con l’aiuto inconsapevole della “vecia del morter”, a cui ho dedicato mesi fa un post!

Nel 1444 il Ponte fu leso da evidenti cedimenti strutturali a causa della calca del popolo accorso a vedere il passaggio della sposa del Marchese di Ferrara mentre si stava recando ad ammirare l’Arsenale.

Nel 1450 il ponte fu rifatto, sempre in legno. L’ 8 giugno 1588 il Senato decretò che il ponte doveva essere in pietra e si iniziò l’edificazione di una sola arcata che misurava (e misura) 28 metri, rivestito in marmi intagliati di pietra d’Istria su disegno dell’Architetto Antonio da Ponte,(l’architetto francese Antoine Rondel, in un suo libro del 1841 attribuisce il progetto anche a Vincenzo Scamozzi).

Per effettuare il basamento di questa magnifica opera vennero abbattuti ed affondati dodicimila pali di olmo, lunghi dieci piedi, sovrapponendovi tavoloni di larice grossi un palmo: da questa platea di fondazioni si iniziò l’opera dell’attuale Ponte di Rialto.

Venezia: da Ponte della Moneta a …ultima modifica: 2010-01-28T09:38:00+01:00da
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