Il mestiere dei calzolai è assai antico a Venezia, e viene ricordato con un ponte, un campiello ed un ramo.
Venne fondata una scuola del 1278, per cui una corporazione con il suo sigillo -stemma, ed era composta da calegheri,( calzolai )e zavateri ,(ciabattini): i primi non potevano lavorare il cuoio usato per confezionare scarpe e stivali, i secondi non potevano utilizzare il cuoio nuovo per confezionare ciabatte e zoccoli; in questo modo si evitava di creare una situazione di concorrenza.
Questa regola era motivo per accese discussioni a proposito della maggiore o minore abilità necessaria per lavorare l’uno o l’altro materiale.
A fornire di pellame entrambe le categorie era il Magistrato delle Beccarie.
La sede della scuola era inizialmente ubicata a S. Samuele nel Sestiere di S. Marco, ma nel 1383 si stabilì nelle vicinanze anche la ” Confraternita dei calegheri tedeschi” che fissò la sua sede in Calle delle Botteghe, lì è ancora visibile un rilievo trecento in pietra d’Istria riproducente delle calzature, e che si ripete all’angolo c he la stessa calle forma all’incrocio con la salizada S. Samuele.
Sempre nei paraggi esiste una corte detta “della pelle”, nella quale si trovavano i depositi di pellame.
Così dalla metà del XV secolo l’arte si trasferì in Campo S. Tomà, dove aveva fatto costruire l’edificio che tutt’ora si chiama ” Scuola dei calegheri”; il portone d’ingresso è sormontato da una lunetta a sesto acuto con una scultura di Pietro Lombardo che raffigura S. Marco che guarisce il ciabattino Aniano, il quale, divenuto Santo a sua volta è diventato il protettore dei calzolai e le sue reliquie sono conservate nella chiesa di S. Maria della Carità.
Si trattava di un’arte molto fiorente, e alla fine del XVIII secolo si contavano 340 botteghe per un totale di 1172 persone occupate.
Ora purtroppo quest’arte artigianale è scomparsa, ed a Venezia si contano poche botteghe di questo tipo, una si trova a S. Tomà, vicino alla Scuola, l’altra, dove vengono esposte in vetrina scarpe straordinarie, orientali, decorate, per tutte le misure ( una enorme )si trova in Calle dei Fuseri, a S. Marco.
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