Venezia Nascosta

Lido di Venezia, dai Crociati alla Mostra del Cinema

Anticamente litus era il nome del Lido, cioè litorale, una lingua di terra lunga dodici chilometri che separa la Republica di Venezia dal Mare Adriatico.

La sua formazione avvenne dal trosporto dei fondali naturali, a causa dei detriti dei fiumi dalla parte della laguna nel regolare e priodico movimento delle correnti marine-fluviali.

La sua forma naturale proteggeva e protegge Venezia dalle furie del mare, dalla minaccia degli assalti dei corsari e dei pirati dalmati.

Da quest’isola partirono tutte le grandi imprese di Venezia del Dogado, e poi della più estesa Repubblica Serenissima di Venezia.Da qui partirono  e qui fecero ritorno le flotte del doge Pietro Orseolo (anno 998), dopo aver liberato il mare dai corsari Dalmati. L’Adriatico venne denominato Mare Nostrum, e la grandezza di Venezia si espanse per tutto il Mediterraneo, diventando la Regina dei Mari.

Nello Stato della Repubblica di Venezia venne istituita una “Magistratura”che avrebbe tutelato queste zone, e furono nominati i Povveditori sui Lidi incaricati di salvaguardare questa località.

Nel 1071, per acclamazione del Popolo, nella chiesa di S. Nicolò ( S. Nicoleto) fu nominato doge Domenico Selvo.

Nel 1099 nell’isola arrivò parte delle ossa del corpo di S. Nicolò che a causa del trafugamento si erano spezzate, le altre parti vennero inumate nella Chiesa di San Nicolò di Bari, e quello che rimase a Venezia venne conservato e adorato nella chiesa di San Nicolò o San Nicoleto, come dicono i Veneziani.

Nel 1202 la zone diventò la base dei Cavalieri Crociati francesi in attesa di partire per la IV crociata agli ordini del Doge Enrico Dandolo.All’epoca vennero costruire grandi capanne di tavole per soldati, e scuderie per i cavalli.

In seguito nel 1500 in questa zona venne eretto un Torrione, chiamato Castel Vecchio, e venne completata una fortificazione  formata da un corpo centrale merlato con una terrazza ai lati. Il torrione di destra, innalzando al centro un alto torrione con una lanterna , aveva funzione di faro.

Quest’opera, che isolava una gran parte del territtorio  del Lido, possedeva all’interno i quartieri per i soldati ( i fanti de mar) e un edificio adibito alla costruizione della polvere da sparo ( tezon per i salnitri), le stalle, il convento e la chiesa di S. Nicoleto.

Tale edificio racchiudeva in sè potenzialmente le caratteristiche delle Caserme moderne, e Caserma divenne. Nel 1600 divenne Caserma dei Fanti de Mar, diventati in seguito Compagnia dei Lagunari, e la Caserma, vero monumento all’arte della fortificazione, venne chiamata poi Caserma Pepe. Purtroppo tale caserma è ora abbandonata, senza alcuna funzione. Da ammirare il bellissimo cortile, reso suggestivo dall’uso dei mattoni che creano un’atmosfera di intonazioni cangianti che variano a seconda dell’ora, dal rosa, all’arancione e al rosso infuocato.

Nel 1389 venne istituito qui il Cimiteo Ebraico, uno dei più belli e suggestivi che si conoscano, e successivamente, poco distante, il Cimitero dei Protestanti Anglicani.

Ora al Lido si può andare in automobile, l’isola è impreziosita dall’annuale Mostra del Cinema di Venezia, ma per chi ha voglia di guardare oltre, c’è ancora da vedere un passato glorioso ed importante.

Lido di Venezia, dai Crociati alla Mostra del Cinemaultima modifica: 2012-05-15T18:06:07+02:00da
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