Nel 1355 venne costituita l’organizzazione degli “albergatori”, denominati “cameranti” i quali, come tutte le schole dei mestieri veneziani si riunivano ogni lunedì sera presso la chiesa di San Matteo a Rialto.
La Serenissima non creava problemi burocratici per l’apertura di una locanda o di un albergo: bastava l’autorizzazione del Maggior Consiglio, un’insegna con il nome dell’esercizio, e pagare una tassa. Ogni ospite veniva registrato e dotato di un “foglietto di residenza” senza il quale poteva essere arrestato.
Le locande più famose, chiamate “osterie” erano quella “alla Storion” (la cui insegna si può notare nel quadro di Carpaccio del Miracolo della Santa Croce a Rialto, della “Campana” del famoso Marin Sanudo, che raccolse i diari di Venezia dell’epoca, della Spada, della famiglia Foscari, della Scimia, della Stella e del Sol, tutte a Rialto, e quelle del Cappello del Pellegrino, del Cavalletto, del Selvatico, della Scarpa, tutte nella zona di S. Marco.
I prezzi erano piuttosto alti, (Venezia era una città molto cara) .
Nei primi anni dell’ottocento il proprietario Giuseppe dal Niel
Ma il più intrigante di tutti è l’Hotel Luna Baglioni,a San Marco, albergo prestigioso e lussuoso e posto proprio di fronte all’isola di S. Giorgio, che è stata la sede dei templari a Venezia… poi divenuto locanda col nome di” Locanda della luna” .tanta storia, tanti particolari meravigliosi e magici che rendono unica anche l’ospitalità in questa particolare e straordinaria città. dove chi la visita può essere ospitato in palazzi carichi di storia..e ricchi di mobili e decorazioni originali: magari sfiorato da qualche antica presenza magica…..a riflettere le iridescenze della laguna.