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Ago 25, 2012 - Alchimia, Chiese, Personaggi    2 Comments

Da San Francesco della Vigna e Shakespeare attraverso la cabbala e Francesco Zorzi

800px-Venezia_-_Chiesa_di_S_Francesco_della_Vigna_-_Interno.jpgS. Francesco della vigna.jpgNel  Convento di San Francesco della Vigna, a Castello, annesso alla Chiesa omonima, Francesco Zorzi, grande alchimista e studioso Cabalista, legato alla potente famiglia Grimani, e specificatamente nella figura di Domenico Grimani, che accolse il lascito di Pico della Mirandola nella eccezionale e fantastica biblioteca ricco di testi legati all’ermetisco ed all’alchimia,(ora custodita presso la Biblioteca Marciana)  incontrò  John Dee, uno dei più importanti studiosi di cabala e di alchimia, e partecipe della creazione  della cabala cristiana, in confronto e legame con la Kabalah ebraica.

Cordus%20Raimondo%20Lullo%20statua.jpgLa cabbala cristiana nacque in Spagna con Raimondo Lullo, prima della diaspora Seferdita: Egli creò ” un’arte” nella quale, unendo le 9 chiostro-di-sfrancesco-della-vigna.jpgGiorgio%20Francesco%20De%20Harmonia%20mundi%20totius%20Cantica%20tria.jpgdee.jpgdignità di Illusione di Joh Dee.jpgDio ( Sefiroth), i quattro elementi, le sfere celesti e la geometria , in uno stretto legame con il pensiero Platonico si dimostrava una più alta concezione della Creazione e di Dio stesso, aspirazione questa sempre inseguita dagli alchimisti.

Giovanni Pico della Mirandola unendo la filosofia neo-platonica all’alfabeto ebraico nelle sue 52 ” Conclusiones”, nella 14° dimostrò che manipolando cabbalisticamente il nome di Gesù si poteva stabilire  che Egli è effettivamente il figlio di Dio.

Francesco Zorzi nel suo ” de Harmonia Mundi” unì questa cabbala al concetto di Armonia Universale di Vetruvio, e mise in relazione le gerarchie angeliche ai Pianeti ed ai loro influssi senza annullare il libero arbitrio e riuscì a dimostrare la possibilità per ogni individuo a contattare gli Angeli.

L'albero cabalistico del Lullo.jpgIncisione di Raimondo Lullo.jpgDiagramma di John Dee.jpgConclusiones di Pico della Mirandola.jpgA Zorzi, noto come insigne ebraista, venne chiesta una consulenza da Enrico VIII di Inghilterra circa le sue nozze con la vedova del fratello.

Lo Stesso Zorzi convinse il Sansovino a progettare la Chiesa di S. Francesco della Vigna in base alle proprozioni armoniche legate a questi suoi studi, a cui si rifecero in seguito anche altri architetti famosi e pittori.

Daniel Banes, in un suo articolo di venticinque anni fa ( the provocative Merchant of Venice ) rileva nell’opera di Shakespeare gli influssi in quest’opera  di ” De Armonia Pico%20della%20Mirandola%20Giovanni.jpgsefiroth 1.gifMundi ” di Zorzi, influssi che costituiscono, a suo dire l’ossatura stessa della commedia: lungi dall’essere una contrapposizione tra la legge ebraica e l’amore cristiano essa sarebbe costuita dal tema cabalistico delle emanazioni divine (Sefiroth): Syloch rappresenterebbe quella che definisce la severità di giudizio, Antonio la tenerezza amorosa, e Porzia la bellezza clemente.

E la prova degli scrigni, tre (come le religioni monoteiste) in cui Bassanio sceglie quello di piombo, che secondo le tesi di Zorzi  rappresenterebbe mercurio e la Religione Ebraica, sceglie l’ebraismo come espressione di amore per Porzia, in base al detto biblico: “scegliete la mia dottrina e non l’argento, scegliete la sapienza più che l’oro fino perchè la sapienza è buona più delle perle e nessun tesoro l’eguaglia.

pianta di S. Francesco della Vigna.jpgProporzioni facciata di S. Francesco della Vigna.gifPentacolo di Joh Dee.gifil-mercante-di-venezia_foto4.jpgShakespare.jpgHo scelto questo viaggio tra la sapienza e la ricchezza scientifica di Venezia, uno dei suoi più interessanti esponenti, come Francesco Zorzi, tra la ricerca a Palazzo Grimani a Castello, ed il convento concepito con i canoni della cabbala e della divina proprozione dal Sansovino per portarvi in un mondo fantastico e bellissimo a cui si rifanno tutti i praticanti delle arti vere, geni che hanno donato al mondo opere uniche ed irripetibili, come questa città: unica ed irripetibile.

Dic 15, 2011 - Alchimia, Personaggi    6 Comments

Cabala e Armonia Cosmica di Francesco Zorzi a Venezia

memorie degli uomini illustri di Asolo.jpgGiorgio%20Francesco%20Girolamo%20Tiraboschi%20Storia_della_letteratura_italiana%20frontespizio.jpgTiraboschi.jpgFranciscus Georgius Venetus, così come viene definito dall’Abate Girolamo Tiraboschi (1731-1794) nella sua “Storia della letteratura Italiana” (1772 -1782), nacque nel 1460 a Venezia da nobile famiglia, e gli fu dato il nome Dardi, che egli, nel 1480 circa, diventando Frate Minorita cambiò in Francesco, e morì ad Asolo nel 1540 annoverato tra gli uomini più illustri della città nel, saggio di Pierantonio Trieste da Pellegrino.

Ermete.jpgPico dell Mirandola.jpgEstimatore e studioso dei concetti esoterici di Giovanni Pico della Mirandola, egli divenne, con l’aiuto di studiosi ebrei della Serenissima, uno dei più grandi cabalisti.

Scrisse infatti ” Harmonia Mundi totius cantica tria “(Venezia, 1525) dedicato a Papa Clemente VII; questo trattato che concilia le Sacre Scritture alle idee di Platone e la cabala ( proseguendo in questo caso proprio l’opera del Pico), venne ristampato diverse volte e tradotto in varie lingue.

cabalà.jpgNella sua seconda opera ” In scripturam sacram problemata” ( Venezia, 1536) de Armonia mundi.jpgGiorgio%20Francesco%20De%20Harmonia%20mundi%20totius%20Cantica%20tria.jpg195px-Clement_VII__Sebastiano_del_Piombo__c_1531_.jpgalbero della vita.jpgcabala.jpgtratta ancora di Cabala e cabala cristiana.jpgPlatonismo. Entrambi i libri vennero messi all’indice, proprio perchè la cabala venne spiegata da Pico e da Francesco come una fonte di speranza a cui attingere per decifrare i misteri del mondo, e nella quale Dio appare oscuro, in quanto apperentemenre irrangiugibile dalla ragione.

Ficino.jpgErmete Tr.jpgTrismegisto.jpgIl loro pensiero si riallaccia a quello di Marsilio Ficino, cercando però di riconciliare l’Aristotelismo ed il Platonismo in una sintesi superiore, con elementi culturali e religiosi, come ad esempio la tradizione misterica di Ermete Trismegisto e della cabala.

Nonostante la censura degli inquisitori al frate non venne fatto nulla, anzi il Doge doge Andrea Gritti.jpgSanspvino.jpgAndrea Gritti lo incaricò di affiancare Jacopo Sansovino nell’ampliamento della Chiesa di S. Francesco della Vigna, che divenne in seguito una delle più importanti di Venezia.

L’origine della Chiesa nasce da un ospizio che i Francescani avevano in uso in prossimità di una vigna del Nobile Marco Ziani. Nel 1300 i monaci edificarono anche un convento e poi una chiesa di stile gotico che in seguito venne ampliata progressivamente nei due secoli successivi.

S. Francesco.jpg1.jpgS. Francesco della Vigna.jpgNel 1543 iniziarono i lavori di ampliamento, e ad Andrea Palladio venne affidata la ricostruzione della facciata.

Francesco Zorzi, così poi venne chiamato, si basò sulla cabala per arrivare all’estrema armonia: “Quello che si fa in quella Chiesa si fa con buone ragioni ” così scrisse il cabalista nel Memoriale con cui tutti i protagonisti di questa impresa (Doge compreso) dovettero confrontarsi.

Per la Chiesa vennero quindi rispettate le misure della Divina Sapienza, cioè il 3, il numero  primo e divino, il quadrato del 3, e il 27, il cubo del ternario: Questi numeri vennero scelti Palladio.jpgrispettivamente per la larghezza e la lunghezza della navata, così da ottenere una proporzione tripla col corpo della Chiesa.

Vigna 2.jpgpianta di S. Francesco della Vigna.jpgConcetti architettonici ed esoterici modellano ogni singolo volume ed elemento, fissando le proprozioni dell’edificio in rapporto con quelle del corpo umano, inseguendo le curve delle note musicali, fino a raggiungere un’armonia architettonica che fosse la perfetta riproduzione dell’armonia cosmica.