Venezia Nascosta

Il primo alchimista a Venezia

L’alchimista più noto, addirittura leggendario appartenente ai Rosacroce, maestro di Cagliostro ed amico del Conte di Saint Germain, noto come Federico Gualdi, durante il suo soggiorno a Venezia (1650-1682) lasciò il suo segno.

Poliglotta, matematico, astronomo, nel 1662 progettò uno sbarramento mobile nella laguna.

Era considerato come possessore dell’elisir di lunga vita. Raggiunta l’età presunta di 200 o 600 anni, il suo aspetto era quello di un uomo di 40 anni, così come ne testimonierebbe  un ritratto dipinto da Tiziano.

Si attorniava da artisti, studiosi, matematici italiani, francesi e tedeschi, ed una cerchia di discepoli.

Il più noto tra questi Francesco Marin Santinelli, facente parte della corte della regina Maria Cristina di Svezia, che pubblicò con lo pseudonimo di Fra Marcantornio Crossalane Chinese, la lux obnubliterata supte natura rifulgens /1664) tradotta in Francese con il tiolo” La lumiere sostant par soi-meme des tenebres “.

Il modello di questo scritto era la Phylosiophy Hermetic del Gualdi,

Gualdi fu considerato uno dei capi dei Rosacroce  d’oro (ordine fondato di Germania nel 1542) ed in conformità agli statuti dell’ordine si dedicava all’alchimia, alla creazione di spiriti familiari e homuncoli, alla fabbricazione di medicinali ed elisir.

Oggetto d’indagine da parte del Santo Uffizio di Venezia (1676) che comunque non sfociò in un processo, fuggì e ricomparve in Germania nel 1716.

Il primo alchimista a Veneziaultima modifica: 2009-04-30T14:05:00+02:00da
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