Venne edificata nel 1200 circa dagli Eremitani, seguaci di Agostino, e venne poi modificata nel 1374.
Questa chiesa fu spesso scenario di episodi di violenza ed omicidi, tanto che venne sconsacrata e riconsacrata per ben se volte nel corso dei secoli. L’imponente portale gotico è opera di Bartolomeo Bon.
Dopo la sua ultimazione, comunque, mantenne la tipica impostazione delle chiese trecentesche: tre ampie navali longitudinali, divise da capitelli policromi; le arcate ogivali slanciano la struttura in altezza ed aumentano la magnificenza dell’edificio.
Il soffitto presenta una magnifica struttura a chiglia di nave, sorretto da travi incise e da colonne di marmo di Verona.
All’ingresso si trova un maestoso cenatofio del Doge Francesco Morosini, che in realtà è sepolto nella chiesa dei Tolentini.
In sagrestia opere come l’Orazione dell’orto del Tintoretto, e la Vergine col Putto di Palma il vecchio.
Accanto a questa straordinaria opera erano aggregati due conventi, uno di monaci ed uno di suore, illuminati da dua fantastici chiostri, e che ora ospitano l’ufficio delle imposte di Venezia, ma che possono essere visitati e gustati nella loro bellezza architettonica e storica.