Dopo la vittoria di Lepanto il capitello venne sopraelevato e decorato con il Leone alato e la scritta celebrativa, ed in seguito ancora la Statua di Santa Giustina.
L’Arsenale sorse nel 1104 nella parte orientale della città, su due isole gemelle o “Zimole”: furono installati 24 cantieri, o scali scoperti, in un recinto protetto da mura, con un bacino centrale collegato al bacino di San Marco attraverso il Rio della
Tale nome sembra derivi dalla parola araba “darsina’a” (casa dell’industria), e l’impianto costituì il primo nucleo del cantiere di stato, affinchè si potessero costruire, sotto il controllo del Governo, le navi per la flotta militare.
Tanti altri cantieri esistevano già a Venezia, detti “squadri” (da squadrare il legno) o squeri, ma erano tutti privati, dedicati insomma alle navi mercantili, se ne trovavano a S. Alvise, a Cannaregio, a S. Ternita, ma il più importante era in località “Terranova”, sul Bacino di San Marco.
Col tempo però l’Arsenale (chiamata allora Arsenal vecio) stava diventando piccolo ed obsoleto, per cui nel 1303 si ebbe il primo ingrandimento, a cui seguì quello del 1325.
Quale ne l’Arzenà dè Viniziani
bolle l’inverno la tenace pece
a rimpalmar i legni lor non sani;
chi nevicar non posson – in quella vece
chi fa suo legno novo e chi ristoppa
le coste a quel che più viaggi fece;
chi ribatte da prora e chi da poppa
altri fa remi e altri volge sarte;
chi terzaruolo e artimon rintoppa ……..
è significativo come il sommo poeta, acuto osservatore di fatti politici oltre che di uomini, abbia voluto immortalare questi ricordi, esprimendo così il potenziale militare ed economico della Repubblica, ed il carattere pieno di avventura e di attivismo del popolo veneziano di allora.
Oltre alla porta di terra c’è anche la porta di mare: è fiancheggiata da due torri. Esse vennero costruite in periodi diversi, ma vennero modificate e poi ricostruite nel 1574; quindi, nel 1686 furono nuovamente rifatte per lasciare più spazio all’ingresso delle navi a vela.
Nel frattempo l’Arsenale veniva ampliata, nel 1457 con l’aggiunta dell’Arsenale nuovo, con le tettoie delle Galeazze, e nel 1573 con l’Arsenale Nuovissimo, per la quale il Sansovino ideò le due grandi tettoie acquatiche dette “delle Gaggiandre”, che alla funzionalità aggiunsero anche un’accuratezza ed un’esecuzione particolarmente
Nel 1547 fu costruito da Nicolò Sanmicheli, l’architetto militare della Repubblica, il fabbricato destinato a custodire il Bucintoro, la ricchissima nave da parata del Doge.
Qui venne quindi costruita la potenza navale di Venezia, la sua supremazia sui mari, la sua potente flotta, ma per fare tutto ciò c’era bisogno di gente competente, di materiali, di capacità ed intelligenza: di questo parlerò