Figlia illegittima del famoso Jacopo Robusti (il Tintoretto), nacque a Venezia (la data non è certa, nel 1554 o nel 1560). Il talento pittorico era scritto nei suoi geni, nondimeno assorbì tutto sull’arte del padre, ancora piccolina, quando il Tintoretto, che con la figlia ebbe una rapporto quasi simbiotico di profondo amore e stima, la portò ancora piccolissima nel suo studio, si dice vestita con abiti maschili.
Crescendo ” la Tintoretta” divenne famosa presso la società veneziana ed i suoi nobili, che consideravano un privilegio farsi ritrarre dalla maestria di questa artista. Sicuramente collaborò
Purtroppo però delle sue opere ci rimane “Il ritratto del giovane e il vecchio”, talmente vicino allo stile paterno da rivaleggiarne come potenza, stile e profondità. Anche i suoi autoritratti, uno dei quali la ritrae con uno spartito in mano ed una spinetta accanto, (un modo di rappresentare sè stessa e le sue inclinazioni).
La sua arte venne apprezzata anche da corti Straniere come quella di Filippo II di Spagna e di Massimiliano II d’Austria, che la invitarono a lavorare presso quei regni, ma l’attaccamento quasi morboso che la legava al padre la convinse a non allontanarsi da Venezia.
Storia struggente di un’artista di rare qualità, di una donna bella, intelligente e ricca di qualità che dovrebbe comunque essere ricordata un pò di più, ad onore delle donne veneziane, di tutte le donne che cercano di capire ed apprendere avidamente quanto di bello fa parte della