Giacomo Casanova, la Marchesa d’Ufrè ed il Conte di Saint Germain si incontrarono alcune volte a Parigi, e più approfonditamente ad un pranzo, pochi giorni . La marchesa asseriva di avere al collo una calamita, e che il Saint Germain avrebbe notevolmente aumentato la potenza di attrazione dell’oggetto.
Casanova , scherzando, disse che voleva scommettere contro questa ipotesi, al che la Marchesa, assai turbata gli raccomandò di non fare più discorsi di quel tipo perchè effettivamente il Conte era un mago, vero.
Dopo nemmeno un anno ecco che riuscì a fuggire, non spiega come, ma riuscì a fuggire da una prigione praticamente ermetica.
Ed ecco che, durante il suo peregrinare all’estero,dopo una visita alla Sacra Sindone, fece un incontro altrettanto importante: nel 1769 in una locanda di Aix en Provence conobbe una coppia.il marito Giuseppe Balsamo, la moglie, una bellissima giovane di nome Lorenza Serafini Feliciani, che provenivano da un pellegrinaggio dal Santuario di Campostela.
Nel monastero a cui era annesso un ospedale si interessò alle erbe medicamentose, alle tisane, a tutto ciò che poteva aiutare la gente a guarire.
Dal convento fuggì a Messina dove conobbe un certo Albatas,di cui non si conosce la nazionalità, il quale, avendo avuto a che fare con la Massoneria Egizia, lo introdusse, nel 1766, nell’Ordine di Malta.
Nel 1768 conobbe a Roma Lorenza Serafini Feliciani, che sposò il 21 Aprile 1768.
Giacomo Casanova fece per loro da guida alla città, si riunirono per esperimenti magici, esoterici, facevano parte, almeno i due alchimisti, di un mondo che era il loro, era parte comune, l’appartenenza ai Rosacroce, quella alla Massoneria Egizia, e quella ai Cavalieri dell’Ordine di Malta.
E a Venezia continuano ad esistere le sedi di tutti questi Ordini, senza problemi, con targhe davanti alla porta, con siti, che tutti voi potete conoscere, con realtà che
continuano a sussistere.