Venezia Nascosta

Venezia: Musica dell’armonia cosmica ed i maestri di Cappella del 500 a San Marco

La musica a Venezia, nel 500 fu l’arte più sentita e congeniale alla città, accanto alla pittura ed al teatro, arti che si intersecavano, si intrecciavano, per cui l’immagine di Giorgione suonatore nei concerti campestri e delle Veneri, del Tiziano, accanto alle melodie degli organi rimangono emblemi della civiltà del Rinascimento a Venezia: il legame del teatro con la musica, nella composizione unitaria del melodramma, costituisce la sintesi di due aspetti determinanti di tutto il Rinascimento a Venezia.

La musica a Venezia aveva trovato il suo prezioso centro spiriturale tra le volte dorate della Basilica di San marco: il servizio più curato e costoso per la Basilica era quello della cappella ducale, ritenuta una delle pupille della vita artistica della Repubblica.
per i Maestri di Cappella, per i cantori, per i suonatori e per gli strumenti. Gli artisti che ne facevano parte erano alle dirette dipendenze dei tre più importanti procuratori di San Marco, che avevano la responsablità della Piazza e della Basilica, tanto più che il doge era la suprema autorità di questi luoghi i quali gli appartenevano di diritto.

La storia della musica anche nello stesso contesto dela stessa storia della civiltà di Venezia è di così alto interesse che possiamo riferirci addirittura a Platone, ed il suo modello cosmico che nei suoi dialoghi tramandò gli aspetti esoterici dove l’armonia dei numeri stabiliva che ogni cittadino della sua Repubblica ideale doveva imparare l’aritmetica e la musica come forma di istruzione morale, per conoscere e capire il suono delle sfere cosmiche (i pianeti) in un’armonia perfetta di interscambio tra corpi celesti e logiche matematiche…lucido, perfetto, antesignano dell’armonia cosmica che tutti ora possiamo ascoltare fisicamente attraverso moderni strumenti.

Non a caso la Chiesa di San Francesco della Vigna è stata costruita con una pianta perfetta e venne realizzata dal Sansovino in basi ai principi platonici che regolano i rapporti tra i numeri.

La ricerca delle regole classiche della musica costituiva quindi un ideale supremo: in questo indirizzo costante, in base a trattati di architettura, di matematica. di musica e di filosofia in una parola, sul principio dell’ordine e dell’armonia del mondo, si accorda tutto il principio del Rinascimento e alla perfezione dell’armonia umana sostenuta da Luca Pacioli, a cui si rifece Leonardo da Vinci, per il suo ” Uomo di Vitruvio”, quindi legata all’armonia naturale, logica e perfetta!

E proprio nella cappella di San Marco si posero le basi di una musica libera, quando i dogi permisero l’intervento di altri strumenti, oltre all’organo, e poterono favorire la creatività di Andrea e Giovanni Gabrieli, zio e nipote.

Nella basilica gli organi vennero sistemati uno a destra ed uno a sinistra tra le volte del presbiterio, e ciò contribuì a formare un nuovo stile musicale formato da voci umane intrecciate con il suono degli organi, e la parte corale dotata di strumenti di nuovi timbri che prospettò le trame della sinfonia moderna, e di nuovi rapporti tra le voci e gli strumenti.

Andrea Gabrieli fu uno dei musicisti più rappresentativi del suo tempo per la versatilità della sua opera, dai madrigali su testi del Petrarca, del Tasso, del Guarini, alle composizioni popolari, Andrea e Giovanni Gabrieli, organisti della Serenissima Signoria di Venezia, contenenti musica di chiesa, madrigali et altri per voci e strumenti musicali, pubblicato presso Angelo Gardano nel 1587.

Venezia: Musica dell’armonia cosmica ed i maestri di Cappella del 500 a San Marcoultima modifica: 2013-03-04T18:21:54+01:00da
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