Venezia Nascosta

Giardini segreti e chiostri silenziosi a Venezia

Nascosti da alte mura, segreti ai più, i giardini a Venezia sono oasi meravigliose di verde e di luce. Secondo il resoconto di Francesco Sansovino alla fine del 500 sembrava che a Venezia ci fossero 28 Giardini a Dorsoduro, 29 a Sa, Polo, 39 a San Marco, 46 a Cannaregio e 50 a S. Croce.

Il giardino di Cà Zenobio,a pochi metri dalla Chiesa dei Carmini, appartiene alla congregazione Armena Mechitarista, ed è ora sede della comunità Armena. Si trova a Dorsoduro, nella Fondamenta del Soccorso, al 2596.

Quello di Cà Tron, Palazzo che è oggi sede dell’Università di Architettura, si trova nel sestiere di S. Croce, a S. Stae, 1957.Entrando nel palazzo ci accoglie la tipica pavimentazione veneziana del settecento, con al centro una vera da pozzo gotica.

Il giardino è tipico dei giardini veneziani dal 1500 in poi.

Anche il palazzo di Cà Rezzonico, ora sede del Museo del Settecento veneziano ci accoglie con un giardino straordinario, e si trova a pochi minuti da Campo S. Margherita, a Dorsoduro, si raggiunge a piedi da Campo S. Barnaba proseguendo per la fondamenta Rezzonico e si trova appunto a San Barnaba, al 3136.

Altro Palazzo, altro giardino Contarini Dal Zaffo. Questo è uno dei giardini monumentali più rinomati di Venezia. Si specchia sulle acque della laguna nord, e si trova a Cannaregio, Fondamenta Gasparo Contarini: facile raggiungerlo a piedi da Campo S. Fosca. Del complesso del Palazzo fa parte  il Casin degli Spiriti, vicino alla Fondamenta della Misericordia….e l’Isola di S. Michele,  non molto distante nella laguna.

Il giardino di Cà Morosini del Giardin è gestito da suore domenicane, e lo trovate sempre a Cannaregio, Calle Valmarana al 4629. Da Campo SS. apostoli si prosegue per la Salizzada del Pistor, e poi per la Calle Larga dei Proverbi. Il Palazzo è annoverato tra gli edifici più famosi della città, fu affrescato da Paolo Veronese.

Parco Savorgnan,(ora sede dell’Istituto per il Turismo Algarotti) si trova in fondamenta di Cannaregio, a pochi passi dal Ponte delle Guglie e da Palazzo Labia (sede della Rai del Veneto) è uno dei pochi giardini pubblici di Venezia assieme ai Gardini di Papadopoli ed ai Giardini Reali a San Marco.

Importante e straordinario è il Giardino della Fondazione Querini Stampalia, in Campo S. Maria Formosa, creato e progettato dall’Architetto Carlo Scarpa.

 

 

 

 

Con i Giardini voglio citare anche alcuni chiostri conventuali straordinari che si possono visitare a Venezia.

Quello della Trinità, accanto alla chiesa di S. Maria Gloriosa dei Frari (frati) che nel 1200 iniziarono la sua costruzione nella zona paluidosa che era stata loro donata dal consiglio dei dieci(si occupavano di trascrizioni di libri antichi e di rilegature) in cui era esistente uno stagno chiamato Lago Badoer, che venne così risanato. Nella chiesa erano presenti due chiostri: uno era chiamato della Trinità o “dei Morti”, visto che venivano eseguite sepolture che in seguito, per questioni di igiene vennero abolite, e quello interno, dedicato a S. Antonio.

Dai Frari, proseguendo per Rialto si arriva a S. Marco, si oltrepassa la Basilica sulla sinistra, e si passa sul Ponte della Canonica, da cui si gode una splendida inquadratura del Ponte dei Sospiri, e ci troviamo di fronte all’ingresso del Chiostro di S. Apollonia, una targa recita: Conoscete voi il Chiostro di S. Apollonia? è un chiostro di pietra vero, con le sue colonnette e con il suo pozzo, un piccolo chiostro segreto, aperto su ordine di colonne assottigliate e accoppiate come le monache quando passeggiano digiune al sole ( da “il Fuoco ” di D’Annunzio).

Il Chiostro fa parte di un convento benedettino fondato tra l’XI ed il XIII secolo. Ora è sede del lapidario marciano e del Museo diocesano d’Arte Sacra.

Ci inoltriamo ora a Castello, dove ci accoglie la facciata imponente della chiesa progettata dal Palladio : S. Francesco della Vigna, dove è sepolto il doge Andrea Gritti

La chiesa  è arricchita da opere del Tiepolo, Lombardo, Veronese e Palma il giovane.

Si chiama della vigna perchè i fraticelli (il terreno fu donato ai frati minori di S. Francesco dal figlio del doge Pietro Ziani) coltivavano all’interno del chiostro le vigne, cosa che fanno tutt’ora, curando anche un orto e un giardino botanico.

Luoghi di pace, momenti di riposo e tranquillità che si possono trovare a Venezia, luoghi segreti che fanno grande il fascino di questa città, già ricca di bellezze e di opere d’arte.

 

 

Giardini segreti e chiostri silenziosi a Veneziaultima modifica: 2013-08-02T21:35:18+02:00da
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