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I Padri Cruciferi a Venezia

imagesCA5I64WE.jpgospitalier.jpgimagesCASXCQTR.jpgDei vari Ordini che affiancarono i Templari nelle crociate, vi furono i Cavalieri dell’Ordine Ospitaliero, o Giovanniti, il cui compito era quello di assistere i pellegrini ed i crociati anche dal punto di vista medico e di sostentamento.Essi,  in seguito confluirono nell’Ordine dei Cavalieri di Malta, , e dettero il loro apporto alla vittoria nella Battaglia di Lepanto.

Assieme agli ospitalieri vi fu un altro Ordine dedicato alla cura dei feriti, dei malati, della gente bisognosa: I Padri Cruciferi.I Fraters Cruciferi appartenevano ad un ordine nato  probabilmente in Oriente, ma  vantavano le proprie origini addirittura dai primi cristiani. Affermavano di essere stati fondati da S. Cleto, e rifondati da S. Ciriaco, patriarca di Gerusalemme nel IV Secolo.Nel 1169 papa Alessandro III diede loro una costituzione ed una regola simile a quella degli Agostiniani.

Cavalieri Ospitalieri o Cruciferi.jpgcavalieri ospitalier.jpgimagesCALMNGBJ.jpgCavalieri ospitalieri.jpgPapa Pio II diede loro un abito blu e fece sostituire il lungo bastone a forma di croce che sempre recavano con sè, con una piccola croce d’argento.

Giunsero ad avere 208 Monasteri in Italia: Bologna, Roma, Milano, Napoli e Venezia. A Bologna Papa Clemente IV fece casa generalizia dell’ordine nel Convento di Santa Maria Morella a Bologna, e fu da li che nacquero i Crutched Friars inglesi, di cui si ha notizia anche in Irlanda ed in Boemia.

oratorioi gesuiti.jpgimagesCAL23325.jpg025ItaliaVeneziaGesuiti.jpgA Venezia, il Monastero in cui si insediarono i Crociferi  fu la Chiesa di S. Maria Assunta, detta dei Crociferi, e la sede dell’ospedale fu l’oratorio, del XIII secolo.imagesCABDFND0.jpg
imagesCAFTGB7P.jpgOra sono noti come la Chiesa dei Gesuiti e l’Oratorio, che è rimasto comunque, fino ai giorni nostri,  ospizio per donne.

tiziano_martirio-san-lorenz.jpgLa chiesa, ora dei Gesuiti si trova nel campo omonimo, ed è un capolavoro che ospita comunque il ” Martirio di San Lorenzo ” di Tiziano,Madonna col Bambino di  Andrea dell’Aquila (1604) Assunzione di Maria di Tintoretto ( 1555)Monumento funebre al Doge Pasquale Cicogna del Campagna, Spirito Santo con Maria di Antonio Balestra (1704)Santa Barbara di Giovanni Maria Morleiter, ed il Monumento Funebre alla Famiglia De Lezze del Sansovino ( seconda metà del XVI Secolo) oltre alla Sagrestia che ospita venti dipinti di Palma il Giovane; Vi era custodito inoltre il corpo di Santa Barbara (la vergine di Nicomedia),motivo di attrito fra Cruciferi e le monache di Torcello che sostenevano di dovere detenere le spoglie della Santa donate loro dal Doge Pietro Orseolo.

imagesCADST4XK.jpg003ItaliaVeneziaGesuiti.jpgIn seguito papa Alessandro VII nel 1656 decise di sopprimere l’Ordine, poichè, a suo avviso, vi era stata una certa rilassatezza dei costumi, ed il numero degli adepti si era notebolmente ridotto.

imagesCAK2PLU6.jpgimagesCAF8CNQV.jpgSi dice invece che, dopo aver distrutto l’ Ordine dei Templari, Filippo il Bello, in Francia, donò buona parte degli averi di questi cavalieri proprio ai Crociferi.Ora proseguiremo su questo meraviglioso campo, quello dei Gesuiti appunto a cui fu affidata la chiesa, che venne comunque ricostruita perchè troppo piccola per questa compagnia di Gesù fondata da San Giovanni di Loyola nel 1535.Andiamo in fondo al Campo, , dove si giocava a pallone, e si può intravvedere, in lontananza, l’isola di S. Michele, cimitero monumentale e fantastico, ed il Casin degli Spiriti.sanmichelebluverdebiancoazzurr.jpg

Alla ricerca degli Alchimisti

images.jpgIn questa straordinaria città, ricca di richiami arabi, egiziani e depositaria di libri così importanti per gli studiosi dell’alchimia, della Kabbalah, si trovano sempre riferimenti precisi alla clavicola(chiave) di Re Salomone, al suo anello, al suo sigillo e al labirinto, e pure alla pietra filosofale.

Venezia è una città che ospita, senza alcun mistero, la Sede del Priorato dei Cavalieri di Malta e, in Campo S. Maria Formosa, la sede dei Massoni imagesCA1VXMQP.jpgveneziani, che ospitava ed enumerava importanti persone anche del Seicento e Settecento, tra cui, famosissimo, Giacomo Casanova.
 
Quella del Settecento veneziano fu un’epoca straordinaria, perchè in giro per l’Europa si trovavano altri personaggi enigmatici come Casanova, estremamente misteriosi come il Conte di Saint Germain, nato nel 1698, e di cui non si conosce l’anno di morte….. perchè non risulta morto,  e Alessando Cagliostro, altro alchimista, personaggio unico anch’egli.imagesCAW1JBLK.jpg

Si conobbero tutti e tre ed  è veramente interessante l’autobiografia di Casanova, leggere degli incontri fra Giacomo Casanova e Cagliostro davanti alla Basilica dei SS. Giovanni e Paolo, luogo ricco di particolarità strane, luogo di strane presenze. Tutti e tre legati ai rosacroce, tutti e tre iscritti poi a logge massoniche vissero le loro vite strabiliando l’Europa, o facendosi ridere dietro, ma comunque, erano sempre persone che frequentavano re, regine, persone importanti vivendo sul filo della denuncia per eresia, o costretti in carcere.

imagesCA2CSSO0.jpgTuttora non si sa se sia ancora vivo il principe di Saint Germain, e non si trova nemmeno la tomba di Casanova, che, si dice, sia sepolto nella chiesa di S.Barnaba, dove è sepolto anche il corpo di uno dei custodi del Sacro Graal, il cavaliere Nicodemè de Besant-Mesurier.

Molti suoi contemporanei sostenevano che anche Giacomo Casanova fosse “il conte di Saint Germain” ovvero un uomo che non muore mai. E’ tutto da vedere, è tutto da provare, semmai si potrà provare qualcosa. IimagesCATPEVO9.jpgl Grellet nel suo “Les aventures de Giacomo Casanova en Suisse” (1909) riportava la dichiarazione di B de Marault, contemporaneo di Casanova: “Questo straniero va conosciuto assolutamente. Ha visto e viaggiato tutto, conosce tutte le lingue, mi ha dato prova di grandissima conoscenza delimagesCAOBGL1A.jpgla cabala. C’è chi dice sia il conte di San Germain”, l’uomo che non muore mai. Casanova quindi è ancora tra noi?

 

Giu 27, 2009 - Misteri, Templari e Rosa Croce    Commenti disabilitati su I Rosacroce a Venezia: Realtà o Leggenda?

I Rosacroce a Venezia: Realtà o Leggenda?

I 4 Mori.jpgVenezia, la porta della via della seta e delle spezie coltivava moltissimo i rapporti con l’Islam. Fin dall’828 vi fu uno stretto scambio di informazioni culturali, d’arte e mercato di oggetti pregiati.

 Vi sono numerose tracce di questi rapporti, che coinvolgevano naturalmente anche le scienze e le arti cosidette magiche, giacchè l’Islam ereditava le antiche pratiche “magiche” degli antichi egizi e dei popoli che li avevano preceduti su questi sentieri: basta guardare i 4 Mori a lato della Porta della Carta, a Palazzo Ducale, in cui sono raffigurati Diocleziano, Malerio, Massimiliano e Costanzo, e leggere sotto, alla base, un cartiglio con la scritta in veneziano arcaico: Uomo faccia e dica pure ciò che gli possa e  veda ciò che può capitargli. Interessante è anche il quadrante dell’ orologio della Torre, con i simboli dello zodiaco.

Certo è che, come racconta una leggenda un saggio gnostico alessandrino, Ormus, nell’anno 46 d.c.  si convertì al Cristianesimo assieme a suoi sei discepoli per opera di S. Marco, divenuto poi  il Santo Protettore della Serenissima, fondando una religione  cristiana  in cui  confluivano anche  i misteri egiziani:   religione che rimase nascosta ai più fino all’anno 1407, quando un pellegrino Tedesco, Christian Rosenkreuz (1378-1484) tornato  in Germania dopo un suo pellegrinaggio in Terrasanta, dove avrebbe chymhoch.jpgstudiato occultismo, fondò nel 1407 l’ordine cosidetto dei Rosacroce.

Secondo altre voci il RosenKreuz non era il fondatore , ma solo l’ultimo gran maestro di quella religione segreta e legata all’esoterismo fondata appunto da Ormus. Personaggi famosi a cui venne attribuita l’appartenenza all’ordine vi furono Leonardo da Vinci (1452-1519), Paracelso ( 1493 -1541 ) Nostradamus (1503 -1566) , Giordano Bruno ( 1548-1600), Galileo Galilei (1564 – 1642) Goethe e Mozart la cui opera Il Flauto Magico viene a volte interpretata come un’allusione appena velata ai riti iniziatici, ed almeno tre di questi adepti hanno soggiornato a Venezia, sebbene a pochi anni di differenza, ma frequentando i medesimi ambienti.

Il simbolo dell’ordine è una croce con al centro una sola rosa rossa. Esistono varie interpretazioni. una si riferisce all’evoluzione spirituale dell’uomo: la Croce ne rappresenta il corpo fisico e la rosa la personalità psichica e mentale in sviluppo, come la rosa che si apre lentamente alla luce.

Riguardo i numeri la simbologia dei Rosacroce  fa riferimento   al 7, l’8. l’11 e il 13, o i multipli dell’11. Nell’alfabeto ebraico il numero 5 richiama la quinta lettera dell’alfabeto, il cui simbolo è una rosa ed una croce.