Tagged with " tintoretto"
Gen 21, 2012 - Arte, Arte e mistero, Luoghi, Misteri, Società veneziana, tecnologia, Tradizioni    Commenti disabilitati su Scoperte di tesori d’arte sotto i capolavori a Palazzo Ducale a Venezia

Scoperte di tesori d’arte sotto i capolavori a Palazzo Ducale a Venezia

Guariento-ncoVerginegrande.jpgSala del Maggior Consiglio.jpgNel 1903 gli addetti alla conservazione delle opere artistiche di Palazzo Ducale a Venezia, consapevoli dell’usura a cui era sottoposto l’enorme quadro del “Paradiso”  del Tintoretto, decisero di rimuoverlo per poterlo restaurare; una volta rimossa l’enorme tela ai loro occhi apparve un affresco: un assoluto capolavoro della pittura gotica di Venezia: l’incoronazione della Vergine del Guariento.

Egli era il più noto artista di Padova, pittore di corte dei Carraresi. Nato verso il 1310, già nel 1338 era riconosciuto “maestro”, in un’epoca in cui era ancora vivissimo il ricordo di Giotto, che aveva ultimato in quella città la Cappella degli Scrovegni nel 1306. 

Palazzo_ducale,_affreschi_di_guariento_01.jpgNel 1351 aveva già dipinto un affresco di “Incoronazione della Vergine” nella chiesa di S. Agostino  a Padova e poco dopo avrebbe decorato la Cappella dei Carraresi, di cui resta una bellissima schiera di Angeli sulla tavola, nella quale, distaccandosi da Giotto, l’artista è ancora più sensibile alla pittura veneziana di antica tradizione bizantina.

L’affresco di Palazzo Ducale è di circa venti metri di larghezza, doveva avere un’incantevole profusione di ornamenti d’oro e d’argento, che culminavano in un’immensa costruzione di figure di Santi, di aureole, di schiere angeliche, di vari colori secondo il grado gerarchico, legate assieme oltre che dagli stalli anche dai grandi cartigli nei quali i profeti, i santi e gli angeli indicavano i motivi di gloria della Vergine, secondo la cultura del tempo, con profusione di lussuosa eleganza nelle vesti, in un’atmosfera di liricità composta e pensosa.

L’affresco era stato nominato anche dal Sansovino ” Il cielo compartito a quadretti d’oro ripieni di stelle”; il Pallucchini commentava: dopo la Palazzo_ducale,_affreschi_di_guariento_03.jpgdecorazione musiva di San Marco , è questo il primo gaudioso tentativo di decorare a Venezia una grande superficie, e non più a mosaico, ma ad affresco”.

tintoretto_paradiso1.jpgL’opera venne compiuta dal 1365 al 1368, e ricopriva la parete di fondo della Sala, nella medesima posizione dove fu appunto posto(dopo l’incendio del 1577 che in parte lo danneggiò) il Paradiso del Tintoretto, nel 1590.

Il soggetto del Guariento è lo stesso preso due secoli più tardi dal Tintoretto e rappresenta ” L’incoronazione della Vergine e la corona celeste”. Sotto  il Trono della Vergine vi erano dei versi, ora quasi illeggibili, che Dante Alighieri avrebbe dettato per questo tipo di composizione tanto diffuso nel trecento:

“L’Amor che mosse già l’eterno Padre
Per figlia haver de sua deità trina
Chostei che fu del Suo Figliol poi madre
De l’universo qui fa la Regina”

stampa del Guarienti.jpgI versi richiamano l’inizio del Canto XXXIII del Paradiso del Sommo Poeta, e sono a commento dell’incoronazione della Vergine da parte di Cristo in un alto trono, attorno al quale si trovano gli evangelisti con angeli, musicanti, serafini, cherubini, profeti, apostoli, martiri e santi in una speciale distribuzione di scanni a schiera, secondo gli ordini delle varie gerarchie.

Palazzo_ducale,_affreschi_di_guariento_07.jpgCiò che si è potuto salvare di tale capolavoro si trova in una stanza adiacente alla Stanza del Maggior Consiglio, e si può ammirare in tutto il suo splendore, enigma ed arte unica a Palazzo Ducale..piccola parte di tutti i tesori artistici che rendono unico questo Palazzo e la città di cui è emblema.

Ott 1, 2010 - Chiese, Misteri, Religione a Venezia, Tradizioni    Commenti disabilitati su La commovente e taumaturgica Madonna dell’Orto a Venezia: tra misticismo ed arte!

La commovente e taumaturgica Madonna dell’Orto a Venezia: tra misticismo ed arte!

Chiesa della Madonna dell'orto.jpgNel magico luogo della Misericordia a Venezia, oltre che alla Vergine arrivata da Rimini, in barca, vi è un’altra statua taumaturgica, e famosa per i veneziani: la mitica Madonna dell’Orto.

Nel 1355 fra Tiberio da Parma, generale dell’ordine degli Umiliati fece costruire una chiesa, dedicata a S. Cristoforo martire. Nel frattempo, nel 1377 allo scultore Giovanni de Santi, facente parte della parrocchia di Santa Margherita, venne commissionata una statua raffigurante la Vergine con il Bambino dal Parroco di Santa Maria Formosa.

Lo scultore lavorò una pietra tenera, e ne trasse un’immagine molto delicata ma semplice, ed il committente la rifiutò. Fu stemma_Umiliati.gifmadonna_miracolosa.jpgcosì che il De Santi decise di mettere la statua nel suo giardino.

Poco dopo, ogni notte prima la moglie dell’autore, poi anche gli altri abitanti li vicino si resero conto che l’immagine emanava strani bagliori: naturalmente tutti accorsero per richiedere grazie e miracoli, e così avvenne: la Statua si era dimostrata miracolosa, e per richiesta popolare il vescovo decise che il De Santi avrebbe dovuto cedere l’immagine miracolosa ai frati della Chiesa di San Cristoforo, che l’acquistarono per centocinquanta ducati d’oro, offerti dai confratelli della Scuola.

Nel 1414 il Consiglio dei Dieci concesse alla Chiesa di San Cristoforo, l’uso, ormai comune , della dedica alla Madonna dell’Orto.

Attualmente questa semplice e commovente statua si trova a fianco dell’altare della Cappella di San Mauro, dove è conservato il SS. Sacramento.

interno 2.jpgAll’ingresso della cappella, sull’architrave della porta è esposta una piccola Madonna col Bambino, autore sempre il De Santi: il Bambino reca un cartiglio con la scritta:” Abie in mente fra de dir ognio di una mesa per lanema de quelo che mese mia mar equa”, una esortazione ai frati di ricordarsi con una messa dello scultore che li è stato sepolto, oltre che a Tiberio da Palma.

S. Lorenzo Giustiniani di Gentile Bellini.jpgDopo gli umiliati, nel 1461, subentrarono alla guida della Chiesa i Canonici Regolari di San Giorgio in Alga ( isola dove si dice che sia conservata una parte del tesoro dei Templari), di cui faceva parte San Lorenzo Giustiniani, che divenne il primo patriarca di Venezia nel 1451.

Nel 1483 fu collocato il portale opera di Bartolomeo Bon e nel 1503 il Campanile, unico nel suo genere, Madonna dell'Orto.jpgsormontato dalle Statue del Redentore e dei quattro Evangelisti, opera di Pietro Lombardo.

interno Madonna dell'Orto.jpgIl Tintoretto, che abitava poco distante dalla Chiesa, dette il suo contributo con dieci opere, e, alla sua morte, venne qui sepolto.

Nel 1622 il Patriarca Tiepolo commissionò il ciclo raffigurante i Santi e Beati veneziani, unica raccolta iconografica di questo tipo.

Nel 1668 ai Canonici vennero sostiutiti i Cistercensi di Torcello, e tintoretto_self.jpgVerrocchio-Madonna.jpgquando anche questo ordine venne allontanato la Canonica venne affidata al Clero secolare divenendo rettoria della Parrocchia di San Marziale Vescovo.

Attualmente, oltre che la Chiesa, di tutto quello che fu l’edificio del Monastero rimanse il meraviglioso Chiostro formato da tre lati, costutuiti da dieci arcate sui lati lunghi e nove su quello corto, ritmati da 26 colonnine di pietra d’Istria e in marmo di Verona la cui base è analoga alla lavorazione delle dieci colonne che fomano la navata della Chiesa.

Misteri della fede, strane statue, due Madonne miracolose a poca distanza, anzi, nella stessa Parrocchia, bellezze architettoniche…per chi ha voglia di vedere, di bearsi gli occhi e l’anima: ecco un’altra meta legata al misticismo ed alla bellezza dell’arte: misticismo, arte….sono elementi elevati e meravigliosi dello spirito umano.