Il Doge aveva piena giurisdizione, come “patronus et gubernator ecclesiae” ed era sua facoltà nominare il “primicerio” (primo sacerdote della Chiesa) con autorità simile a quella di un vescovo, e che per legge doveva appartenere alla nobiltà veneziana, di età superiore ai 25 anni, provveduto da Governo di un buon reddito adeguato alla sua posizione giuridica.
Al Primicerio seguiva il Vicario, poi venivano 24 Canonici e tutta una serie di addetti ai vari servizi, come se si trattasse di una vera e propria corte.
Il Maestro di Cappella era invece il primo musicista della Città, il Proto l’architetto “principe” che soprintendeva la Chiesa e il Palazzo Ducale, edifici considerati insieme come sede del Governo. Nel 1580 l’abitazione del Primicerio venne stabilita nel Convento di Sant’Apollonia, al dilà del Ponte della Canonica.
E la musica era quindi un elemento importante e primario nei compiti di questo Governo della Chiesa: L’ordine de officiar nella Basilica di San Marco, dice il Sansovino, è secondo l’uso della chiesa costantinopoliana, ma non molto differente dalla romana, ma tanto assiduamente che nulla più. E quanto alle cose necessarie per questo negotio, la spesa di ogni anno passa di dodicimila ducati, cun ciò che sia che vi sono provisionati due organisti dè primi d’Italia, con grosso stipendio. Il Maestro di Cappella con gran numero di cantori, i canonici e i sottocanonici ecc.
Alla morte di Gabrieli, nel 1613 venne chiamato a sostituirlo nel ruolo Claudio Monteverdi, che rimase per trant’anni in carica, fino alla sua morte.
Si ha notizia di una singolare gara tra due organisti di San Marco, Francesco Landino e Francesco di Pesaro, svoltasi nel 1300 dinanzi al Re di Cipro, e vinse il Landino.
E in questo periodo condivisero la loro sapienza e la loro arte, Baldassarre Galuppi (Burano 17 ottobre 1706, 3-1-1785) allievo di Benedetto Marcello (Venezia, 31 luglio 1686, Brescia 24 luglio 1739) a cui è dedicato il Conservatorio di Musica di Venezia, nel Palazzo Pisani in Campo Santo Stefano, ed il grande Antonio Vivaldi,
L’ultimo grande compositore veneziano fu Luigi Nono (Venezia, 1924 -1990).
Venezia, con la sua armonia d’acqua, con lo sciabordio incantato ed incantante della laguna faceva ancora una volta da sottofondo all’arte che qui è profusa in tutte le sue forme ed espressioni.