Desidero comunque proporre qui le delizie dell’ultimo giorno di carnevale, e cercare di riscoprire e condividere con tutti i miei amici l’apologia della “fritola veneziana” dal 1500 ad oggi, e vi prego di cercar di provare con me il “piacere intenso” del primo morso dato ad una fritola, del sapore che si diffonde nella bocca, dell’incontro straordinario con i pinoli o l’uva di Smirne gonfia di liquore, e la consistenza stessa dell’impasto che, dolcemente, si scioglie nella bocca, lasciando il desiderio intenso e insopprimibile di un’altra fritola, di un altro boccone, di piacere, di golosità, di gioia intensa per un
Dal cuoco secreto di Papa Pio V, Bartolomeo Scappi, nella sua ” Arte di cucinare” del 1570:
Faccianosi bollire sei libbre di latte di capra in una cazzuola ben stagnata, con sei oncie di butirro fresco e quattro oncie di acqua di rose et un poco di zafferano et sale a bastanza e come il bollo si comincia a alzare di poneranno dentro due libbre di farina a poco a poco, mescolando continuamente con il cocchiaro di legno, sino a tanto che sarà ben soda come la pasta di pane: poi cavasi et pongasi in un vaso di
Poi abbasi apparecchiata una padella con strutto dandogli il fuoco, et muovasi la padella facendo che le frittelle si voltino nel strutto. Come si vedrà che abbian preso alquanto di coloretto e saranno leggiere, cavisino con la cocchiera forata e servisino calde con succaro
sopra.
Frittole veneziane del settecento (Anonimo)
” Sciogliere in un bicchiere di acqua tipedina una noce di lievito e stemperatavi una libbra di
Ridurre la pasta ad una certa mollezza, aggiungendo, se occorre, qualche altro poco di acqua calda. Unire once due di uva di Smirne fatta rinvenire nello spirito di vino o nel rosolio, e lavorare bene. Lasciare riposare in luogo tiepido fino a quando sarà lievitato ben bene.
Poi firggere, lasciando cadere la pasta a cucchiai nello strutto bollente. Subito dopo fritte ravvoltare le frittele nello zucchero.
Frittelle del N.H Pietro Gasparo Moro-Lina (18941)
1/4 e mezzo di farina, 1/4 di pinoli, 1/4 di uva zibibbo, garoffoli e cannella pesta, tre
Frittelle alla Zamaria ( 1858)
Alla sera sciogliere il lievito e preparare la pasta per friggere; al giorno appresso la pasta si è levata. Vi poni dentro un bicchiere di acquavite e uva di smirne, molta forza per sbattere e friggere con molto olio, ma olio sopraffino.
Frittelle alla Giuseppe Maffioli
Frittelle a modo mio
Si mette a bagno nella grappa l’uvetta e gli aromi. Si fa sciogliere il lievito di birra (30 g.) in acqua tiepida. Si uniscono 500 g. di farina, 75 g. di zucchero, 2 uova intere e si lavora