Legata a questo palazzo c’è una leggenda, forse una delle più conosciute a Venezia, che è stata verificata presso gli “Annuali dei Cappuccini” di Padre Boverio.
Correva l’anno 1552, e nel palazzo abitava un avvocato impiegato presso la Curia Ducale, il quale, nonostante si proclamasse devotissimo a Dio ed alla Madonna, aveva accumulato ricchezze in modo assai disonesto ed a scapito di tanta povera gente.
Come l’animale vide il santo frate fuggì e si nascose sotto il letto, rifiutandosi di uscire. Ma Padre Matteo aveva visto, sotto la pelliccia della scimmia, il demonio.
Quindi gli chiese per quale motivo egli fosse presente in quella casa, e la scimmietta parlò: Sono il Diavolo, e sono qui in attesa di portare con me l’anima di questo avvocato che a causa delle sue azioni mi appartiene.
– E perchè non l’hai ancora fatto? – chiese il sacerdote, – Il motivo è uno solo – rispose il demone – egli ogni sera, prima di coricarsi, raccomanda la sua anima a Dio e alla Madonna –
Udito ciò il Cappuccino gli ordinò di uscire immediatamente da quella casa, ma il demonio si rifiutò adducendo il motivo che gli ordini ricevuti lo costringevano a non andare, a meno che non avesse commesso almeno qualche danno.
Il Diavolo, pur malvolentieri, obbedì.
Padre Matteo si rivolse allora all’avvocato, e lo fece riflettere sui misfatti della sua vita passata, poi , stringendo un lembo della tovaglia fece uscire miracolosomente del sangue, accompagnando il gesto con queste parole: – questo è il sangue di tutti i poveri che tu hai ingannato con i tuoi imbrogli e con le tue estorsioni –
L’avvocato, piangendo disperato, promise di restituire il maltolto, e ringraziò il religioso per la grazia ricevuta.
Gli rimaneva un solo timore, quel buco da dove Satana era uscito ma da cui sarebbe potuto rientrare, ma la soluzione gliela trovò Padre Matteo: il buco andava difeso da un Angelo, perchè si sa che gli Angeli Cattivi fuggono alla vista ed alla presenza degli Angeli Buoni.
Tutta la zona circostante è chiamata dell’Angelo, e il Palazzo viene chiamato Palazzo Soranzo dell’Angelo o Cà dell’Angelo.
La Madonna del Perdon
Subito il Santo Padre venne condotto a Palazzo Ducale, quindi venne ospitato per tutto il tempo che rimase a Venezia presso il Palazzo del Patriarca di Grado, a S. Silvestro. Nel frattempo il Doge Sebastiano Ziani si prodigò affinchè il Barbarossa ( sconfitto nella battaglia di Legnano nel 1176)riconoscesse il Papa, e nel 1177 riuscì a stabilire
Per questo motivo alla Serenissima venne riconosciuta la concessione dell’ uso della spada, del cero, della bolla, degli stendardi, della sedia curile, delle trombe in questa ricorrenza,” Lo sposalizio del Mare” con il quale Venezia ribadiva il suo predominio sui mari davanti a tutti gli altri Stati Europei.
“Alessandro III sommo pontefice fugiendo le armi di Federico imperatore venendo a Venezia qui riparò la prima notte , et poi concesse indulgentia perpetua in questo locchio dicendo un Pater Noster et una Ave Marias ubi non sit grave dicere MATER AVE, l’ano MCLXXVII et con la carità di devoto silumina giorno e note come si vede”.